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domenica

La Filosofia del Rifiuto


Aforismi di Ennio Flaiano


Agire come Bartleby lo scrivano. Preferire sempre di no. Non rispondere a inchieste, rifiutare interviste, non firmare manifesti, perché tutto viene utilizzato contro di te, in una società che è chiaramente contro la libertà dell’individuo e favorisce però il malgoverno, la malavita, la mafia, la camorra, la partitocrazia, che ostacola la ricerca scientifica, la cultura, una sana vita universitaria, dominata dalla Burocrazia, dalla polizia, dalla ricerca della menzogna, dalla tribù, dagli stregoni della tribù, dagli arruffoni, dai meridionali scalatori, dai settentrionali discesisti, dai centrali centripeti, dalla Chiesa, dai servi, dai miserabili, dagli avidi di potere a qualsiasi livello, dai convertiti, dagli invertiti, dai reduci, dai mutilati, dagli elettrici, dai gasisti, dagli studenti bocciati, dai pornografi, truffatori, mistificatori, autori ed editori. Rifiutarsi, ma senza specificare la ragione del tuo rifiuto, perché anche questa verrebbe distorta, annessa, utilizzata. Rispondere: no. Non cedere alle lusinghe della televisione. Non farti crescere i capelli, perché questo segno esterno ti classifica e la tua azione può essere neutralizzata in base a questo segno. Non cantare, perché le tue canzoni piacciono e vengono annesse. Non preferire l’amore alla guerra, perché anche l’amore è un invito alla lotta. Non preferire niente. Non adunarti con quelli che la pensano come te, migliaia di no isolati sono più efficaci di milioni di no in gruppo. Ogni gruppo può essere colpito, annesso, utilizzato, strumentalizzato. Alle urne metti la tua scheda bianca sulla quale avrai scritto: No. Sarà un modo segreto di contarci. Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì. I quali si chiederanno che cosa non viene apprezzato nel loro ottimismo.


(Diario degli Errori, 1976)





venerdì

IL MONDO CHE VOGLIAMO


Emergency




Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra uomini, i popoli e gli stati. vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un’equa distribuzione delle risorse.
Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano l’eguaglianza di base di tutti i membri della società, il diritto alle cure mediche di elevata qualità e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie é davanti ai nostri occhi.
In nome di “alleanze internazionali”, la classe politica italiana ha scelto la guerra e l’aggressione di altri Paesi. In nome della “libertà”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull’esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione. In nome della “sicurezza”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all’odio e al razzismo.
E’ questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire “democratico”?
Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorare le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.
E’ questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.


Homage




[ . . . ] la mia ingenua rabbia non è competitrice.
 




Music by






mercoledì

Ending











[ No Change, I Can Change ]






‘Cause it’s a bittersweet symphony, that's life – Ché è una sinfonia dolciastra, questa è la vita Trying to make ends meetprovando a far quadrare i conti You’re a slave to money then you die – sei schiavo dei soldi e poi muori I’ll take you down the only road I’ve ever been downTi porterò sull’unica strada che io abbia mai percorso You know the one that takes you to the places – lo sai, l'unica che ti porta nei luoghi where all the veins meet yeahdove tutte le vene si incontrano, si
No change, I can change – Nessun cambiamento, io posso cambiare I can change, I can changeIo posso cambiare, io posso cambiare But I’m here in my moldMa io sono qui nella mia forma I am here in my mold – sono qui fermo nella mia muffa But I’m a million different peopleMa io sono un milione di persone diverse from one day to the next – da un giorno all'altro I can’t change my mold – io non posso cambiare il mio calco No, no, no, no, no – No, no, no, no, no
Well I never prayBeh, io non prego mai But tonight I’m on my knees yeah – ma stanotte sono in ginocchio,si I need to hear some sounds that recognize the pain in me, yeahHo bisogno di sentire suoni che mi facciano riconoscere il dolore che c’è in me, si I let the melody shine, let it cleanse my mind, I feel free nowLascio che la mia melodia risplenda, che purifichi la mia mente, mi sento libero, ora But the airwaves are clean and there’s nobody singing to me nowMa le onde radio sono pulite e non c’è nessuno che canti per me,ora
No change, I can change – Nessun cambiamento, io posso cambiare I can change, I can changeIo posso cambiare, io posso cambiare But I’m here in my moldMa io sono qui nella mia forma I am here with my mold – sono qui fermo con la mia muffa And I’m a million different peopleed io sono un milione di persone differenti from one day to the next – da un giorno all'altro I can’t change my mold – io non posso cambiare il mio calco No, no, no, no, no – No, no, no, no, no I can’t change – non posso cambiare I can’t change – non posso cambiare
‘Cause it’s a bittersweet symphony, that's lifeChé è una sinfonia dolciastra, questa è la vita Trying to make ends meettentando di sbarcare il lunario You’re a slave to money then you die – sei schiavo del denaro e poi muori I’ll take you down the only road I’ve ever been downTi porterò sull’unica strada in cui io sia mai sceso You know the one that takes you to the placesLo sai, quella che ti conduce nei luoghi where all the veins meet yeah – dove tutte le vene vengono soddisfatte, si
You know I can change, I can change – Tu sai che io posso cambiare I can change, I can changeIo posso cambiare, io posso cambiare But I’m here in my moldMa io sono qui nella mia forma I am here in my mold – sono qui fermo nella mia muffa And I’m a million different people – e sono un milione di persone differenti from one day to the next – da un giorno all'altro I can’t change my mold – io non posso cambiare la mia forma No, no, no, no, no – No, no, no, no, no
I can’t change my moldIo non posso cambiare il mio calco No, no, no, no, no – No, no, no, no, no I can’t change – non posso cambiare Can’t change my body – non posso cambiare il mio corpo no, no, no – no, no, no
I’ll take you down the only road I’ve ever been downTi porterò sull’unica strada in cui io sia mai sceso I’ll take you down the only road I’ve ever been down – ti porterò sull’unica strada che io abbia mai percorso Been down – percorso Ever been down – mai percorso Ever been down – mai percorso Ever been down – mai percorso Ever been down – mai percorso Have you ever been down?L’hai mai percorsa? Have you’ve ever been down? – l’hai mai percorsa?


 The Verve, Urban Himns, 1997.