Immagine: Untitled n. 233 (Cloud), 2010, di Teun Hocks.
di Laura Eduati
Pubblicato su minima&moralia
giovedì, 15 novembre 2012
Roberto, 31 anni, cassintegrato residente a Palermo, nelle ultime tre
settimane ha guadagnato 1700 euro lavorando per una società australiana
che vende servizi alle imprese. Dunque uno stipendio di gran lunga
superiore a quello che prenderebbe se, ironia delle ironie, tornasse al
lavoro nella sua azienda in crisi. Tutto è avvenuto tramite Elance.com,
un sito che mette in contatto chi cerca e offre lavoro senza frontiere.
Basta avere un pc, e le competenze necessarie. Roberto deve progettare
macchinari per la lavorazione della sabbia, le sue abilità tecniche
hanno convinto l’azienda di Perth che lui è la persona giusta nonostante
viva a migliaia di chilometri di distanza. La paga è oraria, e il
controllo delle ore effettivamente lavorate avviene attraverso un timer
installato nel computer di Roberto che non permette furberie. Se poi
arriva la necessità di dialogare con il datore di lavoro, basta aprire
Mikogo ovvero il programma di videoconferenza modellato su Skype ma
studiato per il mondo del business.
«Quando lavoravo a tempo pieno in fabbrica dovevo alzarmi alle 6 del
mattino, fare quasi 40 chilometri, pranzare fuori casa con un panino per
risparmiare e spendere 10 euro ogni due giorni. Adesso mi sveglio alle
8, mi metto alla scrivania in salotto, con calma, il cane ai miei piedi,
mangio con la mia famiglia e sono molto più riposato», racconta Roberto
con toni paradisiaci. È chiaro che la prossima questione sarà quella di
decidere se vale la pena cercare un lavoro concreto vicino a casa, con
orari fissi e paghe ridotte, oppure continuare a pescare progetti su
siti come Elance. «Il mio datore di lavoro è così contento che vorrebbe
mi trasferissi in Australia. Naturalmente non ci andrò. Mi paga
puntualmente ogni lunedì, dopo aver controllato la tranche di lavoro che
ho spedito».
Roberto è arrivato su Elance.com dopo un periodo di apprendistato su www.freelancer.com: qui aveva svolto delle mansioni tecniche per un russo, poi per un inglese. Aveva anche messo piede su Guru,
un altro sito che funge da offro/cercolavoro. Il meccanismo è il
medesimo per tutti: il lavoro offerto non è mai a tempo indeterminato,
si tratta invece di progetti specifici che vengono messi all’asta al
miglior offerente. Gli aspiranti lavoratori valutano quanto tempo
richiede quel lavoro e fanno un’offerta. Dopo qualche giorno chi propone
il lavoro raccoglie il materiale ricevuto, curriculum inclusi, valuta
il miglior rapporto tra qualità, prezzo e tempo di esecuzione, e decide.
Il pagamento avviene soltanto a progetto ultimato.
Su freelancer.com, ad esempio, si richiede a fumettisti esperti di
trasformare un racconto di fantascienza in tavole illustrate (prezzo
massimo: 250 dollari); oppure di scrivere brevi racconti a sfondo
erotico. O, ancora, di sviluppare un progetto in tedesco per un
laboratorio di geologia.
Tuttavia sono rare le richieste di lavori cosiddetti tradizionali. La
maggioranza delle offerte di lavoro riguardano il web, il software, il
marketing virale, la ricerca di migliaia di contatti Facebook per una
specifica pagina commerciale, commenti a pagamento da inserire nei blog
oppure nei video di Youtube che devono salire nella classifica – il
cosiddetto rating -, la costruzione di una mailing list, liberare dallo
spam un determinato sito, ragazze disposte a webcam per siti
pornografici (8 dollari l’ora), la creazione di un media-kit per coloro
che gestiranno un blog dedicato alla morte e agli anziani in procinto di
lasciare questo mondo, nutrizionisti che possano collaborare con un
sito di diete online, un giocatore di calcio disposto a condividere
consigli e gossip con i fan, amanti dell’heavy-metal che diano una mano a
compilare una lista delle migliori canzoni natalizie metallare (sic),
specialisti in copyright capaci di scrivere contenuti specializzati per
le aziende, conoscitori del Seo che possano scrivere pezzi da inserire
sul web con parole-chiave che aiutino a far salire il ranking del sito,
architetti pronti a fornire rendering di case, uffici, supermercati e
migliaia di aste simili.
Nel marasma dei web-lavori, il “forum poster” è forse il più vicino
al proletario di antica memoria. Come in una catena di montaggio
virtuale, deve postare nei forum dei commenti originali,
grammaticalmente corretti e naturalmente entusiasti su vari prodotti
oppure sui video di questo o quel cantante. Il “forum poster” è
controllato passo dopo passo e non può sgarrare. I vari “likes” che
riesce a totalizzare, le migliaia di “pollici alzati” (thumbs up) che
deve sollevare per guadagnare il compenso sono continuamente monitorati e
non devono essere né troppi né pochi. Una faticaccia.
Insomma, le competenze del lavoratore web non sono paragonabili a
quelle per le quali siamo cresciuti. Nessuna scuola, infatti, può
insegnarle. I topi di biblioteca che volessero rimediare qualche dollaro
compilando documenti di stampo accademico troveranno negli annunci
online una selva di sigle pressoché incomprensibili, e mettersi al passo
con il futuro non è faccenda così semplice.
Freelancer, Elance, Odesk,
Guru e così via offrono comunque una valanga di “posti di lavoro”
precari che alimentano e si alimentano nella Rete ma che vengono offerti
a livello planetario e alla concorrenza altrettanto planetaria. Così
accade che molti di coloro che si aggiudicano il progetto siano persone
del Sudest asiastico, indiani, pakistani, mediorientali che si
accontentano di un compenso minore rispetto agli americani e agli
europei. Ed è naturalmente una manna per coloro che amano l’outsourcing,
ovvero l’affidamento del lavoro a qualcuno che abita in un Paese dove
il costo della vita è inferiore. Diventa dunque realtà una vignetta che
il New Yorker aveva pubblicato qualche anno addietro: un bimbo
chiedeva al padre se poteva “delocalizzare” i suoi compiti ad un bambino
indiano. Con Elance and Co. Ci siamo vicini, e il mercato globale non
perdona.
Stranamente, la categoria XXX è quella meno battuta. Poche le
offerte, pochi i lavoranti del sesso disponibili. Tra le offerte sbuca
la ricerca di una “sexy virtual assistant”, ovvero una donna che per un
numero di ore stabilite sia reperibile per un manager – sempre lo stesso
– che evidentemente tra una riunione e l’altra vuole aprire la webcam e
dialogare eroticamente con la sua sexy segretaria personalizzata. Alle
aspiranti l’agenzia specifica che per questioni di budget verranno
escluse le americane «a meno che non vogliate mettervi in concorrenza
con le indiane o le filippine».
In Italia pare che questo tipo di telelavoro sia ancora sconosciuto.
Probabilmente per il monopolio dell’inglese, o semplicemente perché la
vocazione letteraria ci esclude dai mestieri più innovativi. È soltanto
un’ipotesi. Ed è anche, forse, questione di competenze. Ecco perché
risulta più abbordabile, anche se sicuramente più ludico, un sito come Fiverr dove ogni prestazione lavorativa costa inderogabilmente 5 dollari. Qui la fantasia è debordante.
C’è chi si offre per scrivere sulla propria guancia la marca di
un’azienda e fare pubblicità andando in giro per l’urbe; chi, sempre per
un biglietto da 5 dollari ovvero 3 euro e 70 centesimi, è disponibile a
cantare “You’re my sunshine” e spedire il video alla fidanzata, oppure
fornire una audioguida online su Jacksonville, Florida; per 5 dollari si
possono avere 30 minuti di conversazione in spagnolo via Skype; un
banner di Halloween da inserire nel proprio sito; un consiglio per
genitori di adolescenti incinte oppure un “avvocato del diavolo” che
esamina una questione spinosa e cerca di valutare i pro e i contro –
quest’ultimo guadagna un sacco di soldi, ed è apprezzatissimo.
L’autrice di questo articolo ha scelto di farsi leggere i fondi del
caffé da una ragazza di Ankara, che lavora all’Ikea e nel tempo libero
spera di fare qualche soldo su Fiverr. Dopo aver pagato con carta di
credito sono arrivate le istruzioni: fare un caffé, berlo, mettere la
tazzina rovesciata sull’acquaio, attendere che si asciughi e poi
fotografarla da varie angolazioni. Quindi spedire le immagini. Dopo 48
ore ecco il responso: «Sei molto fortunata. Specialmente in campo
economico. Avrai soldi, non subito. Un po’ alla volta.
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